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Il Gigante di Spello salva l'onore dell'Umbria

Un bronzo amaro, quello vinto dallo spellano Filippo Battistoni alle finali della Coppa Italia, svoltesi a Follonica sabato 31 maggio, il quale ha visto naufragare il sogno di vincere l’oro dopo aver perso l’incontro contro il genovese D’Apice. Un combattimento a senso unico, dominato fino ad un minuto dalla fine dal gigante allenato dai fratelli Famà, quando un colpo inaspettato ed improvviso gli ha precluso la possibilità di giocarsi la finale e lo relegava ai recuperi per la conquista della terza piazza. Nei recuperi, Filippo non dà scampo a nessuno ed elimina uno dopo l’altro tre ostici avversari battendoli prima dello scadere del tempo piazzando una tecnica di spettacolare, valutata ippon. Tre combattimenti gestiti con supremazia e sicurezza che ci rimandano con la mente ai tempi d’oro del peso massimo spellano, ma il samurai di Spello è tornato più forte di prima e, sicuramente, più maturo. Nulla da fare per Alessandro Binucci, il quale non riesce a bissare i successo dello scorso anno, allorché vinse il bronzo: un girone di ferro, con i quattro atleti civili - al momento - più forti d’Italia. Dopo aver vinto due combattimenti, se la gioca fino alla fine contro il campione italiano D’Alessandro, e nei recuperi impatta contro Micelli di Torino, che lo supera di misura in un incontro molto tirato ed equilibrato: per la cronaca, entrambi gli avversari di Alessandro conquistano un posto sul podio. Opache, invece, le prestazioni di Andrea Biasin, Michael Balzana e Giacomo Gramaccioni, i quali non riescano a superare il primo turno, mentre il forte atleta Michele Damiani, recente bronzo agli italiani universitari, viene superato al primo turno dal romano Colarossi, una vecchia volpe del tatami, in un incontro fortemente condizionato dall’arbitraggio. Purtroppo il nuovo regolamento non dà spazio allo spettacolo e le sanzioni sono comminate in continuazione a danno della tecnica, ma su questo bisogna accettare le decisioni del massimo organo mondiale del judo.

Oro per Alessandro Binucci agli internazionali di Bellinzona

Ottimo oro conquistato dal samurai di Spello, Alessandro Binucci, agli internazionali di Bellinzona. Sabato 3 maggio si è svolto il 34 Torneo nella ridente città Svizzera e l’atleta allenato dai fratelli Famà ha favorevolmente impressionato per la supremazia dimostrata durante i quattro incontri svolti: in finale, a causa di una leggerezza commessa nella lotta a terra, si trova in svantaggio per waza-ari, ma la rimonta è inesorabile e dopo tre sanzioni per passività inflitte all’avversario agguanta la vittoria con uno stupendo ippon di tai-otoshi. Buona anche il quinto posto di Filippo Battistoni, che dopo quattro combattimenti si ferma ad un passo dal podio, una prestazione che comunque fa ben sperare per i prossimi impegni di maggio, universitari e coppa Italia. Anche i compagni di squadra si sono, però, fatti valere nella qualifica della Coppa Italia svoltasi a Torgiano, dove hanno acquisito il diritto di partecipare alla finale di Coppa Italia in programma il 31 maggio a Follonica. Non possiamo certo dimenticare la esaltante prestazione il sabato di Pasqua nel Torneo Internazionale tenutosi a La Louviere in Francia, dove Jordy Suarez, Gloria Giacomucci, Lenin Mosquera e Massimo Mancini hanno vinto l’oro e Luca Gasparrini, Carlo Kallcishta e Matteo Murasecco si sono piazzati al quinto posto. Accompagnatore d’eccezione il Vice Sindaco di Foligno, Stefania Mancini, per una gara promossa dalla città gemellata belga. Nulla da fare invece dal campione italiano cadetti, Massimo Mancini, nei tornei valevoli per l’European Cup, il quale è rimasto a bocca asciutta sia a Zagabria che a Coimbra e a Pitesti, ma il cammino per l’Europeo è ancora lungo e la speranza di vederlo difendere i colori azzurri non è ancora tramontata.

Binucci suona la carica per la delegazione umbra al torneo internazionale di Conegliano Veneto

Il judo umbro si fa onore alla “Zoppas Arena” di Conegliano Veneto. Nella prima tappa del Gran Prix Junior e Senior (la serie A del judo) i judoka umbri hanno fatto vedere un ottimo tasso tecnico scalando le posizioni alte delle classifiche. Il migliore è stato lo spellano Alessandro Binucci, secondo nella categoria degli 81kg. Binucci ha conquistato l’argento vincendo 5 incontri. Bella prova anche per il compagno di club Filippo Battistoni, quinto nei pesi massimi. Sugli scudi anche Federica De Iovanna de “I Poeti del Judo” settima nei 52kg. Il resto della delegazione umbra era rappresentato da Marco Dionisi (Judo Kdk Gubbio), Mirco Vigna, Leonardo Scarpanti, Calisti Jasmin (Polisportiva Yamashita), Nicolas Colombini (Guazzaroni Terni), Michele Damiani, Alfonso Argenio, Giacomo Fiorucci (Kdk Spello), Francesco Brachelente e Matteo Lascialfari (Kdk Fratta). Proprio gli umbertidesi Brachelente e Lascialfari, con i piazzamenti di sabato, hanno ottenuto il diritto a partecipare alle gare di Coppa Europa. L’ International Trophy città di Vittorio Veneto è una tra le gare più prestigiose e partecipate del panorama judoistico internazionale con più di 2000 iscritti di 18 diverse nazionalità in rappresentanza di 300 club italiani e stranieri. Anche nella categoria Master (over 30) i colori umbri sono stati ben rappresentati grazie a Dario Dionisi e Oscar Niccacci, entrambi terzi classificati rispettivamente nelle categorie dei 73kg e +100kg.

Massimo Mancini è Campione d'Italia

Sabato pomeriggio a Lido di Ostia l'atleta del Kodokan Samurai Spello è salito sul gradino più alto del podio nella categoria dei -90kg. Una scalata inarrestabile frutto delle capacità e della determinazione del giovane spellano che non ha dato scampo ai suoi avversari. Mancini, allenato dai fratelli Giulio e Giuseppe Famà, dopo aver vinto i primi tre incontri per Ippon (l'equivalente del k.o. nella boxe) ha affrontato in finale l’ostico Lucci di Prato. L'incontro equilibrato e combattuto ha avuto una svolta negli ultimi 20 secondi quando la classe di Mancini ha avuto la meglio sulla fatica e sul forte avversario toscano. Prima del suono della campanella Massimo ha messo ha segno uno yuko, un punto fondamentale che gli ha regalato l'oro. Dopo il bronzo dello scorso anno, e il primo posto nella ranking nazionale, il titolo di Campione d'Italia gli apre le porte per un posto da titolare in nazionale e già l’8 marzo Massimo dovrà difendere i colori azzurri a Zagabria in un prima tappa ranking europeo. "E’ un bellissimo sogno – dice il neo campione italiano - per il quale devo ringraziare i compagni di squadra del KDK Spello dove mi alleno per cinque volte alla settimana. Vorrei ricordare anche i maestri che mi hanno trasmesso la passione per questo stupenda disciplina sportiva, Fiocchetti e Nardone e soprattutto la mia famiglia e mio padre che tutti i giorni mi accompagna a Spello per allenarmi". Non c’è che dire, quella di Mancini è la dimostrazione che una forte motivazione non può impedire di scalare montagne insormontabili. Oltre all’oro, e alla convocazione in nazionale è giunto anche il passaggio al grado di cintura nera secondo dan. Un sabato da ricordare quello del 23 febbraio, anche per l’ottima prestazione dei altri cinque samurai del Kodokan Spello: Alfonso Argenio, Andrea Biasin, Michele Damiani, Filippo Battistoni e Alessandro Binucci che hanno riportato piazzamenti di rilievo al 40° Torneo Internazionale di Barcellona.