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Massimo Mancini stellare conquista ben due medaglie al Gran Prix di Catania

Un Massimo Mancini stellare conquista ben due medaglie al Gran Prix svoltosi a Catania sabato 14 e domenica 15 al Palalivatino di Acicastello (CT): oro nella competizione cadetti, dove Massimo è campione d’Italia 2014 e bronzo in quella juniores. Nella gara cadetti, lo spellano non dà scampo agli avversari, li incalza da subito e conclude sempre prima del limite, grazie a tecniche spettacolari valutate ippon. Il gradino più alto del podio è suo, a dimostrazione che nella categoria 90 kg. è il cadetto più forte in Italia, al momento. Il giorno dopo, il guerriero spellano si presenta sull’area di combattimento con l’intenzione di bissare il successo raccolto nei cadetti, ma l’incontro di semifinale - a senso unico - si conclude con una amara sconfitta: non bastano tre yuko e tre ammonizioni dell’avversario per avere ragione di un ostico judokas, che riesce a portare una tecnica valutata waza-ari. Per niente demoralizzato, lo spellano sale sul tatami e in trenta secondi vince l’incontro e il bronzo, un ottimo risultato che gli permette di salire di posizione nel ranking e di conquistare il diritto di partecipare all’European Cup riservato agli juniores. “Un risultato che premia l’impegno di Massimo, il quale - sotto l’attenta e competente direzione del preparatore fisico Ilaria Silvani di Terni - ha già fatto passi da gigante e sono notevoli i miglioramenti dal punto di vista atletico, così come ha dimostrato in gara”, ci dice il tecnico Giulio Famà. Buona prestazione quella di Giacomo Fiorucci nei 66 kg. juniores, il quale dopo aver superato il primo e aver perso il secondo per infortunio, non ha potuto disputare gli incontri di recupero. Ancora troppo giovane, invece, Gloria Giacomucci che nei 57 kg. paga lo scotto dell’esperienza degli altri contendenti, ma ha enorme potenzialità da sfruttare e alla lunga potrebbe dare grosse soddisfazioni al club spellano. Prosegue l’attività di preparazione nella palestra dei fratelli Famà in previsione dei prossimi impegni che già a settembre vedrà i judokas di Spello cimentarsi sui tatami di tutta Europa.

Il Gigante di Spello salva l'onore dell'Umbria

Un bronzo amaro, quello vinto dallo spellano Filippo Battistoni alle finali della Coppa Italia, svoltesi a Follonica sabato 31 maggio, il quale ha visto naufragare il sogno di vincere l’oro dopo aver perso l’incontro contro il genovese D’Apice. Un combattimento a senso unico, dominato fino ad un minuto dalla fine dal gigante allenato dai fratelli Famà, quando un colpo inaspettato ed improvviso gli ha precluso la possibilità di giocarsi la finale e lo relegava ai recuperi per la conquista della terza piazza. Nei recuperi, Filippo non dà scampo a nessuno ed elimina uno dopo l’altro tre ostici avversari battendoli prima dello scadere del tempo piazzando una tecnica di spettacolare, valutata ippon. Tre combattimenti gestiti con supremazia e sicurezza che ci rimandano con la mente ai tempi d’oro del peso massimo spellano, ma il samurai di Spello è tornato più forte di prima e, sicuramente, più maturo. Nulla da fare per Alessandro Binucci, il quale non riesce a bissare i successo dello scorso anno, allorché vinse il bronzo: un girone di ferro, con i quattro atleti civili - al momento - più forti d’Italia. Dopo aver vinto due combattimenti, se la gioca fino alla fine contro il campione italiano D’Alessandro, e nei recuperi impatta contro Micelli di Torino, che lo supera di misura in un incontro molto tirato ed equilibrato: per la cronaca, entrambi gli avversari di Alessandro conquistano un posto sul podio. Opache, invece, le prestazioni di Andrea Biasin, Michael Balzana e Giacomo Gramaccioni, i quali non riescano a superare il primo turno, mentre il forte atleta Michele Damiani, recente bronzo agli italiani universitari, viene superato al primo turno dal romano Colarossi, una vecchia volpe del tatami, in un incontro fortemente condizionato dall’arbitraggio. Purtroppo il nuovo regolamento non dà spazio allo spettacolo e le sanzioni sono comminate in continuazione a danno della tecnica, ma su questo bisogna accettare le decisioni del massimo organo mondiale del judo.

Oro per Alessandro Binucci agli internazionali di Bellinzona

Ottimo oro conquistato dal samurai di Spello, Alessandro Binucci, agli internazionali di Bellinzona. Sabato 3 maggio si è svolto il 34 Torneo nella ridente città Svizzera e l’atleta allenato dai fratelli Famà ha favorevolmente impressionato per la supremazia dimostrata durante i quattro incontri svolti: in finale, a causa di una leggerezza commessa nella lotta a terra, si trova in svantaggio per waza-ari, ma la rimonta è inesorabile e dopo tre sanzioni per passività inflitte all’avversario agguanta la vittoria con uno stupendo ippon di tai-otoshi. Buona anche il quinto posto di Filippo Battistoni, che dopo quattro combattimenti si ferma ad un passo dal podio, una prestazione che comunque fa ben sperare per i prossimi impegni di maggio, universitari e coppa Italia. Anche i compagni di squadra si sono, però, fatti valere nella qualifica della Coppa Italia svoltasi a Torgiano, dove hanno acquisito il diritto di partecipare alla finale di Coppa Italia in programma il 31 maggio a Follonica. Non possiamo certo dimenticare la esaltante prestazione il sabato di Pasqua nel Torneo Internazionale tenutosi a La Louviere in Francia, dove Jordy Suarez, Gloria Giacomucci, Lenin Mosquera e Massimo Mancini hanno vinto l’oro e Luca Gasparrini, Carlo Kallcishta e Matteo Murasecco si sono piazzati al quinto posto. Accompagnatore d’eccezione il Vice Sindaco di Foligno, Stefania Mancini, per una gara promossa dalla città gemellata belga. Nulla da fare invece dal campione italiano cadetti, Massimo Mancini, nei tornei valevoli per l’European Cup, il quale è rimasto a bocca asciutta sia a Zagabria che a Coimbra e a Pitesti, ma il cammino per l’Europeo è ancora lungo e la speranza di vederlo difendere i colori azzurri non è ancora tramontata.