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Terzo posto per Mancini agli internazionali di Lignano Sabbiadoro

Un terzo posto importante per il giovane Massimo Mancini agli internazionali di Lignano Sabbiadoro, un risultato che consolida la sua posizione ai vertici del Ranking nazionale. Al primo anno juniores, Massimo sembra non soffrire più di tanto il salto nella classe superiore e domenica 25 gennaio, nella prima tappa del Grand Prix 2015 svoltasi in Friuli, ha dimostrato – se mai ce ne fosse bisogno – di avere tutti i numeri per imporsi in campo nazionale ed internazionale in una categoria veramente difficile, i 90 kg. Ottima condotta di gara, intelligente e determinata, quella messa in mostra dall’allievo dei fratelli Famà che riesce a superare la sconfitta al primo turno in un crescendo fino all’incontro di finale contro il campione italiano Rollo, del Banzai Cortina Roma, superato sul filo di lana, grazie ad uno stupendo attacco portato a pochi secondi dalla fine, valutato waza-ari. L’impegno e la serietà di questo atleta, che affronta ogni sera 100 chilometri per allenarsi a Spello, sono stati ampiamente ripagati in tutti questi anni da risultati di alto livello, campione italiano nel 2014 e vincitore del Grand Prix e primo nel Ranking sempre nel 2014. Buona anche la prestazione del compagno di squadra Giacomo Fiorucci, nei 66 kg, il quale vince nettamente i primi due incontri per perdere prima con il forte atleta di Napoli, Giovanni Esposito, e al quarto turno viene sconfitto di misura, evidenziando una enorme crescita tecnica. Nulla da fare per i due cadetti Carlo Kallcishta e Gloria Giacomucci, i quali si sono impegnati al massimo non riuscendo però a gestire ancora incontri con avversari più esperti di loro. Soddisfazione per il tecnico Filippo Battistoni che ha seguito da vicino i ragazzi di Spello in questa trasferta e che ha speso parole di elogio per l’impegno dimostrato da tutta la squadra.

Massimo Mancini stellare conquista ben due medaglie al Gran Prix di Catania

Un Massimo Mancini stellare conquista ben due medaglie al Gran Prix svoltosi a Catania sabato 14 e domenica 15 al Palalivatino di Acicastello (CT): oro nella competizione cadetti, dove Massimo è campione d’Italia 2014 e bronzo in quella juniores. Nella gara cadetti, lo spellano non dà scampo agli avversari, li incalza da subito e conclude sempre prima del limite, grazie a tecniche spettacolari valutate ippon. Il gradino più alto del podio è suo, a dimostrazione che nella categoria 90 kg. è il cadetto più forte in Italia, al momento. Il giorno dopo, il guerriero spellano si presenta sull’area di combattimento con l’intenzione di bissare il successo raccolto nei cadetti, ma l’incontro di semifinale - a senso unico - si conclude con una amara sconfitta: non bastano tre yuko e tre ammonizioni dell’avversario per avere ragione di un ostico judokas, che riesce a portare una tecnica valutata waza-ari. Per niente demoralizzato, lo spellano sale sul tatami e in trenta secondi vince l’incontro e il bronzo, un ottimo risultato che gli permette di salire di posizione nel ranking e di conquistare il diritto di partecipare all’European Cup riservato agli juniores. “Un risultato che premia l’impegno di Massimo, il quale - sotto l’attenta e competente direzione del preparatore fisico Ilaria Silvani di Terni - ha già fatto passi da gigante e sono notevoli i miglioramenti dal punto di vista atletico, così come ha dimostrato in gara”, ci dice il tecnico Giulio Famà. Buona prestazione quella di Giacomo Fiorucci nei 66 kg. juniores, il quale dopo aver superato il primo e aver perso il secondo per infortunio, non ha potuto disputare gli incontri di recupero. Ancora troppo giovane, invece, Gloria Giacomucci che nei 57 kg. paga lo scotto dell’esperienza degli altri contendenti, ma ha enorme potenzialità da sfruttare e alla lunga potrebbe dare grosse soddisfazioni al club spellano. Prosegue l’attività di preparazione nella palestra dei fratelli Famà in previsione dei prossimi impegni che già a settembre vedrà i judokas di Spello cimentarsi sui tatami di tutta Europa.

Massimo Mancini è Campione d'Italia

Sabato pomeriggio a Lido di Ostia l'atleta del Kodokan Samurai Spello è salito sul gradino più alto del podio nella categoria dei -90kg. Una scalata inarrestabile frutto delle capacità e della determinazione del giovane spellano che non ha dato scampo ai suoi avversari. Mancini, allenato dai fratelli Giulio e Giuseppe Famà, dopo aver vinto i primi tre incontri per Ippon (l'equivalente del k.o. nella boxe) ha affrontato in finale l’ostico Lucci di Prato. L'incontro equilibrato e combattuto ha avuto una svolta negli ultimi 20 secondi quando la classe di Mancini ha avuto la meglio sulla fatica e sul forte avversario toscano. Prima del suono della campanella Massimo ha messo ha segno uno yuko, un punto fondamentale che gli ha regalato l'oro. Dopo il bronzo dello scorso anno, e il primo posto nella ranking nazionale, il titolo di Campione d'Italia gli apre le porte per un posto da titolare in nazionale e già l’8 marzo Massimo dovrà difendere i colori azzurri a Zagabria in un prima tappa ranking europeo. "E’ un bellissimo sogno – dice il neo campione italiano - per il quale devo ringraziare i compagni di squadra del KDK Spello dove mi alleno per cinque volte alla settimana. Vorrei ricordare anche i maestri che mi hanno trasmesso la passione per questo stupenda disciplina sportiva, Fiocchetti e Nardone e soprattutto la mia famiglia e mio padre che tutti i giorni mi accompagna a Spello per allenarmi". Non c’è che dire, quella di Mancini è la dimostrazione che una forte motivazione non può impedire di scalare montagne insormontabili. Oltre all’oro, e alla convocazione in nazionale è giunto anche il passaggio al grado di cintura nera secondo dan. Un sabato da ricordare quello del 23 febbraio, anche per l’ottima prestazione dei altri cinque samurai del Kodokan Spello: Alfonso Argenio, Andrea Biasin, Michele Damiani, Filippo Battistoni e Alessandro Binucci che hanno riportato piazzamenti di rilievo al 40° Torneo Internazionale di Barcellona.

Massimo Mancini continua a stupire

Il forte judoka del Kodokan Samurai Spello si è classificato al secondo posto al Torneo Internazionale Alpe Adria, uno dei 4 tornei giovanili più prestigiosi d'Italia. L'atleta dei fratelli Famà è riuscito a conquistare la medaglia d’argento nonostante una giornata non proprio idilliaca, terminata con un infortunio alla spalla sinistra che gli ha impedito di disputare la finale per il primo posto. Nonostante gli acciacchi l’atleta umbro, non solo si è dimostrato di gran lunga il migliore degli italiani, ma ha dimostrato che può dire la sua anche in campo internazionale. Mancini durante il percorso di avvicinamento alla finale è più volte passato in svantaggio, proprio a causa di una condizione psicofisica non ottimale, ma in ogni incontro è riuscito a ribaltare la situazione con colpi di rara bellezza e potenza. Lo score non lascia spazio alle interpretazioni: tre incontri disputati e tre ippon (k.o.). Giunto alla finalissima con lo sloveno Dino Prepelic, Mancini è stato fermato dallo staff medico che ha preferito non fargli mettere a rischio quella spalla sinistra che tanto lo aveva limitato durante le fasi preliminare. Una decisione quanto mai saggia visto che il ragazzo è stato convocato dalla Nazionale italiana per una gara internazionale a Cannes e che fra meno di un mese ci saranno i Campionati nazionali under 18. Mancini rappresenta sicuramente una delle punte di diamante del judo umbro, la prova inconfutabile, del gran lavoro svolto in questi anni dai fratelli Giuseppe e Giulio Famà e dal neo vicepresidente di settore Leonardo Perini.

I fratelli Mancini concedono il bis

Dopo la cintura nera di Massimo Mancini anche la sorella Silvia, classe 1993, ottiene la cintura più prestigiosa. Al terzo tentativo, Silvia Mancini ha centrato l’ambito obiettivo piazzandosi al 7° posto nella classifica finale dei 78 kg agli italiani juniores svoltisi domenica 24 febbraio ad Andria. La spellana ha affrontato con determinazione la gara ed ha dimostrato che un po’ di allenamento in più gli avrebbe probabilmente permesso di salire su un gradino del podio. Purtroppo, problemi di studio, frequenta la facoltà di ingegneria a Perugia insieme al compagno di squadra Juri Medici, e di distanza, vive a Terni, gli impediscono di frequentare con più assiduità la palestra di Spello. Grande soddisfazione per il tecnico Giulio Famà come sempre a bordo tappeto che da subito ha creduto nelle capacità dell’atleta umbra. "Devo ringraziare, innanzitutto la mia famiglia – ci dice la giovane judoka - che mi ha sostenuto, anche economicamente e che mi ha seguito fino ad Andria per tifare per me. In secondo luogo vorrei ringraziare tutti i ragazzi di Spello, che mi hanno messo in condizione di preparare una difficile trasferta, ed infine il mio maestro, Giulio Famà, al quale sono già molto affezionata e che ha creduto in me". Un ottimo inizio anno, che in solo due settimane ha portato una ventata di allegria e di successi nella squadra di Spello, riuscendo in un’impresa incredibile, due cinture nere nella stessa famiglia ed una medaglia di bronzo, quella di Massimo (quest’ultimo potrà avvalersi dei consigli del campione d’Europa, Francesco Lepre, c.n. 6° dan, responsabile delle squadre agonistiche del club del M° Giuseppe Famà). Il bottino di Andria poteva essere anche maggiore se non ci metteva lo zampino il diavolo dei sorteggi impossibili che non hanno certo favorito i samurai di Spello. Al primo turno, Michael Balzana ha vinto contro il siciliano Pappalardo, più volte medagliato agli italiani, per poi perdere contro il bronzo europeo, il napoletano Di Loreto. Nell’incontro di recupero Balzana non riesce a superare il titolato atleta di Torino, Schiavina. Nulla da fare per Giacomo Gramaccioni e Juri Medici, entrambi messi fuori al primo turno dai rispettivi campionati d’Italia.